Valeriana: caratteristiche e benefici

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La valeriana è una delle soluzioni fitoterapiche più utilizzate attualmente e che vanta una scarsa tossicità sull’organismo umano.

Caratteristiche principali della valeriana

 

La valeriana è una pianta perenne abbastanza diffusa in Europa, caratterizzata da un odore caratteristico che molti considerano come assai sgradevole.

La droga, e quindi la parte maggiormente attiva è costituita dalle radici e dai rizomi che sono ricchi di alcuni costituenti chimici chiamati, valepotriati.

L’unico neo legato a queste sostanze è la loro estrema instabilità che le rende molecole facilmente degradabili e sensibili all’azione di enzimi che ne fanno perdere attività terapeutica.

Storia della Valeriana officinalis

 

L’utilizzo come sostanza fitoterapica della valeriana risale all’antichità. Già nell’antica Grecia e nell’antica Roma veniva utilizzata nell’insonnia, come descrive Galeno nelle sue opere.

Nel Cinquecento è stata utilizzata anche nelle persone particolarmente nervose, contro il tremore, mentre nell’Ottocento il suo utilizzo diffuso era come sostanza stimolante e si pensava che non solo curasse i sintomi ma che potesse anche aggravarli per cui l’utilizzo è stato molto limitato.

Valeriana come rimedio naurale

Come agisce la valeriana nell’organismo?

 

L’azione principale della valeriana, una volta immessa nell’organismo umano, è legata agli effetti sedativi.

Un meccanismo molto probabile con cui i derivati della valeriana agiscono all’interno del corpo umano è legato all’aumento del GABA, ovvero il neurotrasmettitore inibitorio fisiologico.

In questo modo, viene bloccata la degradazione del GABA che così agirà più a lungo determinando una riduzione delle sinapsi e dunque mostrando tutti i suoi effetti rilassanti nei confronti di organismi stressati o che non riescono a dormire.

Utilizzi attuali della valeriana

 

La valeriana viene molto utilizzata in soggetti che soffrono di insonnia e di altri problemi legati al sonno.

In particolare, è consigliabile in soggetti particolarmente tesi ed in periodi di stress, anche per via della sua scarsa tossicità.

Nessuna azione sul metabolismo fisiologico, mentre bisogna fare molta attenzione ai dosaggi solamente in caso di gravidanza o allattamento.

Frequenti possono essere i leggeri effetti collaterali:

  • mal di testa
  • capogiri
  • prurito
  • disturbi gastrointestinali.

 

Fonte: www.lavaleriana.it

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