La scienza scopre che in Italia la vite era conosciuta ben prima degli Etruschi

La scienza è da sempre assai interessata agli studi e alle ricerche attraverso cui scoprire quella che era la vita degli uomini migliaia di anni fa.
L’ultimo esempio in tal senso arriva dall’Università di Udine, dove un gruppo di ricercatori ha avuto modo di appurare che viti e vino erano qualcosa di conosciuto, almeno in quello che oggi è il Friuli Venezia Giulia, già tremila anni fa.
Questo è il risultato più importante di una serie di scavi che sono stati portati avanti in una zona compresa tra Terzo di Aquileia e Ca’ Baredi, dove sono stati ritrovati segni di un villaggio protostorico.
Una scoperta di fondamentale importanza
Per la scienza quanto appurato e scoperto ha una grande importanza, in considerazione del fatto che questo villaggio protostorico è senza ombra di dubbio il più risalente rinvenuto in quella porzione di terra che oggi risponde al nome di Friuli Venezia Giulia e tra i più antichi rinvenuti sul territorio nazionale italiano.
Riguardo alla scoperta che viti e vino erano già diffusi così tanto tempo fa, la scienza è arrivata a tale conclusione grazie ad una serie di analisi compiute su alcuni resti ceramici: al loro interno sono stati rinvenuti segni di bevande alcoliche e il fatto che questi resti di oggetti in ceramica siano collocabili in un’età compresa tra il 14° e il 13° secolo a.C, hanno dato modo ai ricercatori di arrivare alle conclusioni sopra accennate. Le analisi sono state condotte da alcuni uomini e donne di scienza di stanza all’Università di Udine, in collaborazione con alcuni ricercatori dell’Università di Barcellona.
Cambiano le prospettive della scienza
Fino ad oggi la scienza riteneva che il vino fosse comparso nel periodo storico compreso tra i Greci e gli Etruschi e quindi all’incirca “nei primi secoli del I millennio a.C”.
Questa scoperta invece conferma quello che si sospettava già da qualche anno, ovvero che il vino fece la sua comparsa su quello che oggi è il territorio italiano molto prima, presumibilmente nel corso dell’età del bronzo: e furono quasi certamente i Micenei a far scoprire le coltivazioni di olivi e viti alle popolazioni che a quel tempo abitavano l’Italia settentrionale.
Per gli uomini di scienza tale scoperta è molto importante, perchè conferma l’esistenza di contatti tra chi abitava le zone del Mediterraneo e quelle del Mar Adriatico in un’epoca precedente all’avvento dei Romani.
Ma la scienza non si ferma a questa scoperta
Come detto, tale scoperta è assolutamente importante per la scienza e foriera di soddisfazioni per chi vi ha contribuito.
Ma il lavoro non è certo terminato e come hanno specificato i ricercatori ora inizierà la seconda parte di questo appassionante lavoro di ricerca, ovvero il cercare di capire se oltre alla conoscenza della lavorazione della vite e del vino vi sia altro che le popolazioni che all’epoca si trovavano in questa zona d’Italia conoscevano prima di quanto si sia immaginato fino ad oggi.
Il lavoro sarà senza dubbio molto lungo, perchè le analisi sui reperti richiedono molto tempo, ma gli uomini di scienza avranno sicuramente la pazienza necessaria per portare avanti questo nuovo lavoro di ricerca alla scoperta della vita degli antenati dell’uomo moderno.
Sito web: Scienza SkyTG24